domenica 21 giugno 2009

Cuore di mamma


Giorni intensi, tra impegni di mamma e di lavoro è stata una settimana piena. Tutto va avanti, Niki cresce, e ogni giorno mi meraviglia e mi emoziona.
Giovedì pomeriggio, colloquio di fine anno(non me lo aspettavo, colloquio al primo anno di asilo), sono in fila e chiacchiero con la mamma del suo amichetto del cuore, mentre una tensione da esame mi sale dentro, ecco, tocca a me.

Le due maestre sono carinissime, dolci, trattano noi mamme come fanno con i bambini, mi dicono che si è aperto molto, che sono riuscite a stabilire con lui un bel rapporto, è un bambino chiuso e diffidente con chi non conosce, ma quando si apre diventa un altro, mi ricorda qualcuno...
Comunque, a un certo punto una delle due si alza e mi porta un libro, tutto colorato, c'è il suo nome, lo apro e...oddio, lo richiudo subito. Pagine e pagine di disegni, foto dei momenti che ha passato a scuola, immagino come gesticolando con la sua manina mi spiegherà con orgoglio le sue opere, ancora un secondo e scoppio a piangere! Ringrazio e le saluto (mi hanno anche dato un libro di compiti per le vacanze, come cambiano i tempi...)
Il primo libro del mio tesoro, veramente uno me l'avevano dato anche alla fine del nido, ma qui è quasi tutta opera sua. Non riesco a non pensare a come, già adesso, la sua vita stia prendendo una fisionomia autonoma, a come vive, gioca, scherza lontano da me, non so se mi spiego, ma qualunque mamma capirà questa prima sensazione di vero distacco, non per necessità, ma perchè effettivamente le nostre vite sono separate e noi mamme, a un certo punto, possiamo solo farci da parte sperando che tutto vada bene. E' solo la raccolta di disegni e lavoretti di un bambino di tre anni e mezzo, ma mi parla della sua vita nei momenti in cui non è con me, dei suoi capricci, delle sue risate, dei suoi amici e soprattutto, del suo intricato mondo interiore pieno di polipi e coccodrilli, di combattimenti di pirati e supereroi, di ogni tipo di animale, mostruoso e non, e, felicità, anche del suo babbo e della sua mamma.

Tutto sommato la felicità è una piccola cosa.
Notte piccolo.

2 commenti:

  1. Ti racconto pure io un piccolo episodio:
    Venerdì scorso mia figlia ha preso la pagella, il prossimo anno farà la terza media.
    Con orgoglio mi ha detto: Papà, non ho preso neanche un 8. Mi hanno dato tre 10 e tutti nove... io candidamente le ho risposto(dicendole la verità) che neanche io alle medie ho mai preso un 8.

    Pensavo ci fosse cascata... poi un attimo dopo come una lama mi ha infilzato:

    Lo so che eri scarso... ma ... guarda che in condotta te lo dovevano dare per forza altrimenti stavi ancora li !

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  2. Fantastica! Come direbbero dalle mie parti "te magna sulla capoccia", nel senso che quanto a essere sveglia non le manca niente, tanto più considerando l'ètà. Questi figli cosa ci fanno!

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